Il parigino Léon (M. Serrault) ha trovato a Roma una moglie (O. Colli), un lavoro di parrucchiere per signora, una suocera ricca (G. Calandra) che, dopo averlo costretto a fingere di essere gay, lo schiavizza, e due cognate. Si allea con Er Cuculo (T. Milian), bandito da strapazzo, per depredare la suocera e rifugiarsi a Montecarlo. Tre sceneggiatori italiani (E. Vanzina, M. Amendola, B. Corbucci) e un dialoghista francese (M. Audiard) al servizio di una stereotipata commedia brillante dai risvolti misogini e di due attori che sfruttano i precedenti personaggi di successo: il gay di M. Serrault (Il vizietto) e il borgataro di T. Milian (Monnezza).